Dal 1922 al 1976 è stata festa nazionale, si celebrava con parate e cerimonie e le scuola restavano chiuse. Oggi se ne parla in classe. Ma come?
- Si può dire che rappresenta la fine della Prima guerra mondiale, essendo la data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti nel 1918.
- Si può spiegare che tre anni dopo, il 4 novembre 1921 fu portata a Roma la salma del “milite ignoto” per essere seppellita all’Altare della pace.


- Si può leggere e chiedere di commentare una citatissima frase dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini:
Celebriamo oggi, uniti, una data tra le più memorabili della nostra storia; una data che ci ricorda la prova durissima sostenuta dal nostro popolo per coronare l’opera del Risorgimento ricongiungendo alla Patria le altre terre italiane e per sempre sigillando, con il sangue di oltre seicentomila caduti, l’indipendenza e l’unità del Paese.”
Oppure si può chiedere aiuto ai colleghi. Noi ne abbiamo raccolto alcuni contributi per la scuola primaria.

La Maestra Anita, che ringraziamo, propone queste attività:
4 novembre: unità nazionale e giornata delle Forte Armate
Questo articolo dell’anno scorso, a firma del maestro e giornalista Alex Corlazzoli, pubblicato su Il Fatto dei bambini spiega ai ragazzi la ragione e la portata di questa giornata:
Da parte nostra, abbiamo in mente un’altra iniziativa, che riguarda specificamente il nostro inno nazionale. Ma ne parleremo più avanti…