Sempre a caccia di progetti innovativi ed etici che tengano in evidenza le esigenze del pianeta, siamo andati a trovare il gruppo di Biova, una start up di Torino.
La biova è un tipo di pagnotta, tipicamente torinese. Dal 2019 è anche il nome di una birra artigianale.
Gli ingredienti che occorrono per fare la birra sono:
Questo breve video ci spiega come vengono utilizzati:
Il malto può essere sostituito da altri ingredienti, come, ad esempio, il pane. La tecnica è antichissima, ma solo da poco tempo è stata riscoperta. Ed è quella usata da Biova, secondo il principio dell’upcycling, cioè la creazione dagli scarti di un nuovo prodotto di valore maggiore.
Biova è un progetto di economia circolare: raccolgono il pane invenduto e lo trasformano in birra. L’idea è venuta a Emanuela e Franco mentre erano impegnati come volontari in una ONLUS che raccoglieva la sera il pane invenduto per consegnarlo alle mense. È persino capitato loro di averne raccolto troppo. Hanno quindi cercato un altro modo per riutilizzarlo.
Ecco la loro video-presentazione:
Ovviamente, non abbiamo alcun legame con la loro azienda (non abbiamo neppure assaggiato i loro prodotti) ma ci è parso un ottimo esempio di progetto etico di successo, che, oltretutto genera un bilancio negativo di impronta di CO2 dovuto alla sostituzione del 30% del malto con il pane e al fatto che il pane invenduto non finisce in discarica.
Altrettanto pensiamo dell’iniziativa di Avanzipopolo: un progetto di micro-economia circolare che mira al recupero delle eccedenze di una festa di matrimonio o di un altro evento.
Il cibo è prezioso per tutti: non sprechiamolo!