#disobbediente! di Andrea Franzoso

Recensione

#disobbediente! Essere onesti è la vera rivoluzione (De Agostini, 2018) è la versione per ragazzi di Il disobbediente (PaperFIRST, 2017) descritto così da Milena Gabanelli:

È la storia di un Presidente ladro, di una folla di ignavi, e di un uomo libero. Un libro contro la paura.

E’ una storia vera, scritta dal protagonista, Andrea Franzoso, un whistleblower, davvero un uomo libero.

E’ una storia che, come giustamente scrive Franzoso all’inizio del libro, in un Paese normale non sarebbe mai stata scritta perché sarebbe stata normale amministrazione: 

C’era una volta un giovane impiegato di un’azienda ricca e importante. Un giorno scoprì che il presidente dell’azienda rubava grosse somme di denaro e decise di riferire tutto ai suoi diretti superiori. Il presidente venne licenziato e denunciato alle forze dell’ordine e quel dipendente onesto continuò a fare il suo lavoro come sempre.

Invece non andò così.

Andrea Franzoso è il funzionario delle Ferrovie Nord Milano (FNM) che nel 2015 denunciò ai carabinieri le spese folli dei vertici della sua azienda, controllata dalla Regione Lombardia e ai cui vertici siedono amministratori di nomina politica. 

Le scoprì dando seguito a voci che correvano in azienda che nessuno aveva avuto la voglia (o il coraggio) di controllare. Il suo lavoro nel settore audit, cioè quello che verifica della correttezza dei dati di bilancio e delle procedure di un’azienda, lo metteva in condizione di preparare un rapporto per il Consiglio di Amministrazione. Andrea Franzoso lo preparò con il collega Luigi Nocerino.

Il rapporto descriveva come il presidente della società aveva usato per spese personali, sue e della sua famiglia, 600.000 euro di soldi pubblici tra il 2011 e l’inizio del 2015. Di questi, ben 181.427 euro erano stati pagati dall’azienda pubblica per le “contravvenzioni al codice della strada accumulate da Marco Achille, il figlio del presidente, che guidava abitualmente una delle auto aziendali assegnate al padre” e 124.297 per i telefoni aziendali “dati in uso a moglie e figli”. E poi spese per ristoranti, negozi e locali di lusso, e addirittura per la toelettatura del cane.

Franzoso lo presenta ai suoi superiori, ma gli viene detto di lasciar perdere. O, meglio ancora, di usarlo a suo vantaggio per un avanzamento in carriera. Andrea non ci sta e, nonostante le pressioni, decide di procedere con l’esposto.

Gli sviluppi si leggono nel libro, così come le conseguenze sui protagonisti: lo stesso Andrea Franzoso, il presidente di FNM Norberto Achille e Carlo Alberto Belloni, presidente del collegio sindacale (qui il suo CV con gli incarichi assunti fino ad oggi!). 

Ma nel libro c’è molto di più: la vigliaccheria dei colleghi di Franzoso, il sistema di copertura, i meccanismi per utilizzare a proprio vantaggio i segreti dei vertici di un’azienda, i maneggi per avere più potere, più merce di scambio, più soldi.  

Un sistema che Andrea non accetta e scardina. Dapprima con l’approvazione dei colleghi, poi tra la loro indifferenza e ostilità.

Demansionato, isolato, lascia infine il lavoro. Il prezzo che nel 2015 Andrea paga per aver permesso a un’indagine della magistratura di svelare che soldi pubblici erano stati utilizzati per spese private. Nel 2015 non c’era alcuna legge a proteggerlo.

Oggi finalmente quella legge c’è: è la Legge 30 novembre 2017, n. 179, “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”. 

La legge stabilisce che il dipendente che segnala condotte illecite o di abuso di cui sia venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto di lavoro, “non può essere – per motivi collegati alla segnalazione – soggetto a sanzioni, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto a altre misure organizzative che abbiano un effetto negativo sulle condizioni di lavoro”.

È una legge che forse farà in modo che storie così non siano mai più pubblicate. 

Il libro ha 160 piacevoli pagine e una postfazione del disegnatore e scrittore Andrea Bussola che giustamente afferma che questo libro “parla di tutti noi”. L’autore dice che l’ha scritto per ragazzi dagli 8 agli 88 anni.

Il libro contiene anche un breve glossario, utilissimo per comprendere termini tecnici necessariamente utilizzati nel libro, come “Clausola di riservatezza”, “Esposto” e spiega che cosa sono l’ANAC e la CONSOB. Non c’è la voce “whistleblower” che descrive il ruolo di Andrea in questa vicenda: si tratta di un termine inglese che ancora non ha trovato un’adeguata traduzione. E di questo si occupa un altro report, mentre in questo viene trattato l’aspetto della sua pronuncia. 

Lo scrittura del libro è piacevole e leggera, ma la lettura è ricca di spunti: la personalità di Andrea, il suo rapporto con i genitori e con la sorella, con Carlo Alberto Belloni, suo mentore, e con i colleghi; il parallelismo fra i prepotenti ai vertici dell’azienda e  i bulli con i quali Andrea si era dovuto confrontare a scuola; la sua carriera nei carabinieri prima di essere assunto in FNM; la sua esperienza religiosa: tutti elementi che aiutano a comprendere come Andrea sia arrivato a sfidare apertamente e senza tutele gli arroganti vertici di un’azienda. 

Ci sono i suoi valori, i suoi dubbi e quello che Andrea chiama il “nemico peggiore”: la paura. Ma, ci dice Andrea, è un nemico che “si rivela un bluff”. Se la si vince, forse “in futuro potremo finalmente vivere in una società senza paradossi, dove saranno i furbi e gli approfittatori a doversi vergognare e dove non sarà necessario “disobbedire” per fare rispettare la legge”.  

#disobbediente è scritto per i ragazzi e le ragazze di questo Paese, al quale Andrea si rivolge, dicendo loro: “Non permettete a nessuno di rubarvi il futuro”.

Per questo libro e questa storia ho preparato un KIT DI STUDIO con attività didattiche. Si trova qui.

È a disposizione degli insegnanti e delle loro classi. Sarò più che lieto di collaborare con loro per crearne altre versioni, a seconda delle esigenze. Potete scrivere la vostra richiesta nei commenti qui sotto.

Buon lavoro!

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