Ci sono personaggi storici che diventano iconici e che nel tempo perdono pezzi della loro vera natura e da famigerati criminali diventano ammirati benefattori. Basta pensare alla figura di Joaquin Murrieta che, grazie ad un’abile operazione editoriale, divenne quella di Zorro.
E ci sono feste che nascono per una ragione e che nel tempo si trasformano, come San Valentino, festa degli innamorati di origine religiosa, che ha oggi una dimensione quasi esclusivamente commerciale.
E questo è decisamente il caso di Guy Fawkes e della festa inglese del 5 novembre, chiamata Guy Fawkes Night ma oggi soprattutto Bonfire Night (cioè la notte dei falò) e ricorda il “complotto delle polveri” (Gunpowder Plot).
Guy Fawkes è l’uomo che fu catturato il 5 novembre 1605 in un sotterraneo presso il palazzo del Parlamento inglese. Era pronto a farlo saltare in aria dando fuoco a una considerevole quantità di esplosivo (pare ce ne fosse il doppio di quanto sarebbe bastato). L’esplosione avrebbe dovuto aver luogo il giorno successivo, quando, oltre a tutti i parlamentari sarebbe stato presente anche il re, Giacomo, protestante e primo re di Inghilterra, Irlanda e Scozia. Inutile dirlo, tutta l’aristocrazia anglicana sarebbe stata spianata.

Il complotto era stato ordito da un gruppo di cattolici, che avrebbero voluto poi rapire la figlia del re, Elisabetta Stuart, di soli nove anni, e metterla sul trono, come monarca cattolica. I cospiratori, guidati da Robert Catesby erano 13. Traditi da una lettera anonima, finirono tutti malissimo.

Ma, nel tempo, la data ha perso le sue caratteristiche di commemorazione monarchica e religiosa, diventando motivo di festa e divertimento.
Esplodono i fuochi d’artificio, si accendono i falò e si bruciano pupazzi riempiti di paglia. Un tempo rappresentavano il Papa e Guy Fawkes, sostituiti poi da quelle di personaggi politici malvisti, da Margaret Thatcher a Donald Trump.
Il re, sopravvissuto, chiese al popolo di non dimenticare il 5 di novembre, che ancora oggi è una festa molto sentita. I bambini ascoltano e imparano una “nursery rhyme” dal titolo “Remember, Remember the Fifth of November”.
Remember, remember the Fifth of November,
Gunpowder Treason and Plot,
We know of no reason
Why the Gunpowder Treason
Should ever be forgot.
Nel frattempo, Guy Fawkes si è trasformato da terrorista in eroe popolare e, per molti, la sua figura è diventata quella di un anarchico, sovversivo e ribelle anti-governativo.
Il suo nome, piuttosto raro ai tempi della sua nascita, dopo aver avuto una connotazione negativa, è passato a significare “uomo, compagno, individuo, persona“. In questa accezione non esisteva nel 1606, per cui è lecito pensare che quando si dice “guys” (con il significato di “ragazzi”, amici”) si faccia proprio riferimento a lui.
La sua storia è narrata in questa canzone (ovviamente in inglese) che contiene anche la nursery rhyme. La consiglio per i FLYERS.